Cerchio, 1982

legno, pelle, tela, pigmento d'oro
11.4 x ø 53.5 cm
Un'arte per inizi assoluti
“In quest’opera la scultura tradizionale e i metodi di pittura canonici sembrano evidentemente essere tenuti in una sospensione spaziale e atemporale […] sembra un’arte prodotta per fare tabula rasa, un’arte per inizi assoluti e universi non scoperti”
(Noel Frackman, Ruth Kaufmann, Documenta 7: the dialogue and a few asides, in “Arts Magazine”, vol. 57, n. 2, ottobre 1982, p. 92)

Una composizione di elementi
"Cerchio è composto dalla parte esterna di un tamburo berbero appartenuto all’artista, rotto durante una serata di festa, contenente due ritagli di tela sovrapposti, e da un pennello con la punta colorata di rosso inserito in un foro nella struttura del tamburo e convergente verso il centro. L’elemento interno formato dai due ritagli di tela, con un intervento in foglia d’oro su quello di forma ellittica, più piccolo, sovrapposto all’estremità superiore di quello semicircolare, più grande, è un primo rimando alla figura che successivamente sarà chiamata 'tazza'."
(Laura Conconi, Maria Corti, Cronologia, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, pp. 185-186)



Photo © Salvatore Licitra

Cerchio, 1982

legno, pelle, tela, pigmento d'oro
11.4 x ø 53.5 cm
Un'arte per inizi assoluti
“In quest’opera la scultura tradizionale e i metodi di pittura canonici sembrano evidentemente essere tenuti in una sospensione spaziale e atemporale […] sembra un’arte prodotta per fare tabula rasa, un’arte per inizi assoluti e universi non scoperti”
(Noel Frackman, Ruth Kaufmann, Documenta 7: the dialogue and a few asides, in “Arts Magazine”, vol. 57, n. 2, ottobre 1982, p. 92)

Una composizione di elementi
"Cerchio è composto dalla parte esterna di un tamburo berbero appartenuto all’artista, rotto durante una serata di festa, contenente due ritagli di tela sovrapposti, e da un pennello con la punta colorata di rosso inserito in un foro nella struttura del tamburo e convergente verso il centro. L’elemento interno formato dai due ritagli di tela, con un intervento in foglia d’oro su quello di forma ellittica, più piccolo, sovrapposto all’estremità superiore di quello semicircolare, più grande, è un primo rimando alla figura che successivamente sarà chiamata 'tazza'."
(Laura Conconi, Maria Corti, Cronologia, in Remo Salvadori, a cura di Antonella Soldaini, Skira, Milano 2025, pp. 185-186)